Passioni e Distrazioni nell’Era della Globalizzazione :
Un grande filosofo e studioso dell’antica sapienza presocratica e moderna, Giorgio Colli, ne La ragione errabonda, uscito postumo nel 1982, approfondiva le sue idee e i suoi concetti e in particolare sul tempo e sul rapporto dell’agire e del pensare dell’uomo in termini di immediatezza e di rappresentazione della realtà in rapporto al fluire delle proprie esperienze di vita che si fanno ricordo, coscienza e sogno, tra la veglia e l’inconscio.
Gli artisti pittori e scultori hanno escogitato e sviluppato mezzi alternativi dai filosofi per approfondire con la loro mente, le loro mani e le loro visioni, mondi dell’oggi, di ieri e del domani, in molti casi presentendo contorsioni dell’agire umano e capovolgimenti del vivere quotidiano, relativo a problematiche del mondo globale delle nostre società, delle comunità, della famiglia e dell’Io personale.
Gli occhi della mente dei tre artisti: Luca Lischetti, Silvio Monti e Sergio Sarri ci conducono con le loro opere e i loro lavori in mondi paralleli del qui e ora tra onde, spruzzi e scogli di turbamenti, di cronofagia e di rainbowroom, perché La vita nella sua immediatezza, cioè il vero presente, senza coesistenza del conoscere, è soltanto sonno profondo, come sapevano gli Indiani, o estasi mistica in cui si chiudono le porte dei sensi, oppure lo stato interiore che precede l’intuizione artistica...
Turbamenti e acrobazie | Luca Lischetti
Un presente che prescinda dal conoscere è quasi impensabile: ciò che si vive direttamente è anche conosciuto, benché tale conoscenza sia una sovrapposizione di strumenti elaborati dal passato... (G. Colli). Difficile non simpatizzare con il Buz Baz di Luca Lischetti, omino, pupazzo, acrobata del tempo moderno, vale a dire travet smarrito nel profondo bianco, asettico e solitario del suo presente.
Un’allucinazione il suo peregrinare, il suo domandare, il suo gesticolare? Come una subdola malattia, un semplice affaticamento, una pausa di riflessione che si annida sotto la sua pelle? Eppure è indomito, impavido e avventuriero, anche se impercettibili e sottilissimi fili lo strattonano e lo imbrogliano. La commedia della vita ha il suo centro nel cuore e nella mente dell’uomo e il pittore e scultore Lischetti lo sa bene. La presa di coscienza è il primo impulso che può portare a nuovi inattesi e brillanti risultati, a riflettere e a prevedere sul proprio cammino, sulle proprie scelte, sul significato delle continue e infinite trasformazioni, evoluzioni ed involuzioni cui va incontro il nostro Io e il nostro inconscio in rapporto ai grandi cambiamenti che vive la nostra società, contaminata da contraddizioni, paure e dubbi.
Lorenzo Mortara