La novità più eclatante del Testacoda di Lischetti è il pensarsi di andare a recuperare quasi con sollievo quel mondo farabutto e allegramente mascalzone di un tempo, quel giocare con i fili
di marionette e burattini in un mondo tutto disarticolato , disossato in cui i segni e il linguaggio
di un tempo ritornano più o meno tutti, con maggiore consapevolezza, con le furbizie d’artista
che lascia tasselli in rilievo, che costruisce con le proprie mani il suo teatrino non più solo dipinto
per non ridursi al mero pittore di superficie . Con più divertimento , e la soddisfazione di riprendersi il proprio passato, che si riattualizza, anzi riabbraccia quanto fin qui fatto.